Lacrime che ricordano le ore passate a caricare carriole di malta, portare su mattoni.
Lacrime che ricordano una vita, due vite passate dentro "quei quattro muri".
Affetti che non ci sono più ma che vivevano in quelle stanze.
Poi arriva uno scavatore, enorme, con pinza, che in un attimo, piccolissimo brutale attimo, distrugge ogni cosa.
Troppo facile.
Ma demolire è anche l'inizio, su quei cocci sta nascendo qualcosa di nuovo, che di quei cocci porta l'insegnamento e i ricordi.
Grazie Mario, Grazie Emmalisa, le Vostre lacrime ci terranno sulla giusta Strada.
Lunedì 20 gennaio: Hitachi 240 |
la pinza |
EmmaLisa e Mario |
il portico
la casa
Mercoledì 22 gennaio: La gru
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